San Gimignano è un piccolo borgo medioevale, a metà strada tra Firenze e Siena, conosciuto soprattutto per le sue torri che svettano sulle millenarie mura che lo circondano. Il paese, praticamente con la stesso aspetto del Trecento, è diventato patrimonio dell'Unesco dal 1990.
Per visitare San Gimignano è possibile sfruttare un biglietto cumulativo, della durata di due giorni, che include il Museo Civico, la Pinacoteca, la Torre Grossa, il Museo Archeologico, la Spezieria di Santa Fina, San Lorenzo in Ponte e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Il biglietto intero costa 9 euro per gli adulti, 7 euro per il ridotto (minori da 6 a 17 anni, over 65, gruppi e scolaresche) ed è gratuito per bambini fino a 6 anni, residenti, guide turistiche, disabili ed accompagnatori.
Cosa fare e vedere
a San Gimignano in un giorno
Storia di San Gimignano
San Gimignano sorge su una collina, ad un'altitudine di 300 metri, che si affaccia sul paesaggio della Val d'Elsa. È stata accertata la presenza di popolazioni già in epoca etrusca ed ellenistica, probabilmente per la sua favorevole posizione che permetteva di avere un ampio controllo sulla vallata sottostante.
Il nome del borgo fu coniato nel X secoldo d.c in onore di San Geminiano, vescovo di Modena, che nel Trecento lo mise in salvo dall'assalto dei barbari apparendo a loro sulle mura. Nel Medioevo San Gimignano è un centro vivo e importante, soprattutto per il fatto di trovarsi sulla Via Francigena affollata di mercanti e pellegrini che si recavano a Roma.
Il 1200 fu l'anno di maggior splendore per San Gimignano grazie alle attività commerciali che si erano sviluppate, principalmente quelle del vino e dello zafferano, e alla sua bellezza paesaggistica e urbanistica. In questa epoca infatti furono costruite le famosissime settanta torri, ad opera delle famiglie più abbienti che mostravano la propria ricchezza, di cui oggi ne restano soltanto quattordici.
Inoltre parte della storia della Toscana medioevale si svolse qui. La cittadina infatti fu coinvolta nello scontro tra Guelfi e Ghibellini, trovandosi praticamente a metà strada tra Firenze e Siena, l'una guelfa e l'altra ghibellina. I ghibellini la governarono fino al 1225 quando i guelfi presero il potere, durante la Battaglia di Montaperti del 1260, distruggendone le mura antiche per ricostruirle e ampliarle.
Nel 1300 Dante Alighieri visitò San Gimignano in nome della lega guelfa. Cominciò però un lento declino politico ed economico, anche a causa della peste che imperversava in Toscana, che la porterà a essere sottomessa alla grande Firenze dal 1354.
Come arrivare e dove parcheggiare
San Gimignano si trova a metà strada tra Firenze e Siena, distando 60 chilometri dalla prima e 45 dalla seconda. Non c'è la stazione ferroviaria, ma la più vicina è quella di Certaldo da cui si può poi salire sull'autobus 128 in direzione San Gimignano.
Da Firenze la via più rapida è percorrere il raccordo autostradale Firenze-Siena per 31 chilometri e poi prendere l'uscita Poggibonsi Nord proseguendo lungo la Regionale 429 Val d'Elsa fino a San Gimignano (circa 1h15).
Da Pisa e provincia, dall'uscita della FIPILI Pontedera, si prende prima la provinciale numero 64 e poi la 11 direzione Castelfalfi e San Gimignano. Si tratta di un percorso molto interessante a livello paesaggistico e si consiglia una breve sosta a Castelfalfi (circa 1h26).
Da Siena si percorre sempre il raccordo autostradale Firenze-Siena per 31 chilometri e poi prendere l'uscita Poggibonsi Nord proseguendo lungo la Regionale 429 Val d'Elsa fino a San Gimignano (circa 50 minuti).
Non è consentito l'accesso con l'automobile all'interno del centro storico racchiuso dentro le mura. Occorre quindi parcheggiare il veicolo in uno dei parcheggi messi a disposizione all'ingresso della cittadina.
Da Sud troviamo il
P1 Giubileo (€ 1,50 all'ora o € 6,00 al giorno; speciale 20.00 - 08.00 € 1,00) , il più distante ma economico, e
P2 Montemagno (€ 2,00/ all'ora o € 20,00 al giorno; speciale 20.00 - 08.00 € 5,00) che è invece a pochi passi dall'entrata al centro storico.
Da Nord invece abbiamo il
P3 Bagnaia o il p4 Bagnaia Inferiore (entrambi (€ 2,00/ all'ora o € 15,00 al giorno; speciale 20.00 - 08.00 € 5,00) che sono piuttosto vicini al centro del paese.
Il P1 Giubileo è il più economico in assoluto ma dista circa dieci minuti a piedi dal centro storico con una leggera salita, accedendo da Porta San Giovanni. In estate però è attivo un servizio navetta a 1 euro a tratta a persona che porta su all'ingresso.
Cosa vedere a San Gimignano
Le torri
San Gimignano era la
Manhattan del Medioevo con le sue 72 torri che svettano sulle mura urbane. Ad oggi le torri sono soltanto tredici ma l'effetto di stupore è sempre lo stesso di un tempo. Le case torri avevano prima di tutto uno scopo difensivo ed erano collegate tra loro mediante ponti che permettevano di muoversi in sicurezza da una dimora all'altra evitando di passare per strada dove si annidavano nemici e pericoli.
Le torri inoltre erano
simbolo del potere di chi vi abitava e vi fu una vera e propria gara a chi realizzava la torre più alta. Nel 1255 il comune vietò la costruzione di torri che superassero in altezza la Torre Rognosa, la più antica e alta 51 metri. Nonostante ciò alcune famiglie, come i Salvucci e gli Ardinghelli, per mostrare la propria potenza realizzarono torri più alte del limite consentito.
Ad oggi
la torre più alta è la Torre Grossa, costruita nel 1311, grazie ai suoi 54 metri. Le case-torri erano composte su più livelli: al piano terra vi era la bottega, al piano primo l'abitazione dei signori, sui successivi piani le camere della servitù e infine nella parte più alta i magazzini e le cucine.
É possibile salire solo sulla Torre Grossa e sulle torri gemelle Salvucci. Le altre torri sono la Torre Rognosa (Piazza del Duomo), Torre dei Cugnanesi (tra Via del Quercecchio e Via San Giovanni), Torre Chigi, Torre Pettini, Torri Salvucci, Torri Ardinghelli e la Torre del Diavolo (tutte affacciate su Piazza della Cisterna),
Porta San Giovanni
Essa garantisce l'accesso al borgo e risale al1262 quando fu aperta nelle mura per immettersi nell’omonima strada da cui parte il tratto urbano della Via Francigena. La strada di Via San Giovanni pullula di negozietti di prodotti tipici, enoteche e bar dove assaggiare il meglio della tradizione toscana.
Piazza della Cisterna e il complesso del Palazzo Comunale
il cuore di San Gimignano, una piccola piazza ad impianto triangolare con al centro una cisterna medievale datata 1287. Tutto intorno una serie di case-torri e palazzi. Da segnalare per la loro bellezza architettonica Casa Salvestrini, Palazzo Tortoli e Palazzo dei Cortesi.
Vi è poi alle spalle di Piazza della Cisterna il complesso del Palazzo Comunale a cui si aggiungono la Pinacoteca e Torre Grossa. Il Palazzo comunale, tipico esempio di architettura tardo medievale di fine Duecento, è ornato da una torre alta 54 metri e chiamata Torre Grossa. Da qui si una una vista panoramica su tutta San Gimignano con le sue piazze, i suoi vicoli e le torri e sulla campagna circostante. La Torre era usata a scopo difensivo e militare, come testimonia il suo aspetto e forma.
Piazza del Duomo
La piazza è dominata dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel XII secolo e caratterizzata da una scalinata e un'austera facciata all'esterno. Al suo interno sono però custoditi tesori della storia dell'arte quali opere come Il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli, le statue lignee di Jacopo della Quercia, gli affreschi di Lippo e Federico Memmi.
La Cappella di Santa Fina e la chiesa di Sant'Agostino
La prima si tratta di un gioiello di architettura rinascimentale ad opera di Giuliano e Benedetto Da Maiano. Di particolare interesse sono, sulle pareti lateral, gli affreschi di Domenico Ghirlandaio che rappresentano le vicende della santa.
Nei pressi di Porta San Matteo, troviamo invece la chiesa di Sant'Agostino, di stile romanico-gotico, che al suo interno custodisce un capolavoro di Piero Pollaiolo (Incoronazione della Vergine, sull’altare maggiore); altra meraviglia è il ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli sulla Vita di Sant’Agostino, che decora le pareti del coro. Infine, vicino all’ingresso, un altare di marmo di Benedetto da Maiano orna la cappella di San Bartolo.
Rocca di Montestaffoli
Dietro al Duomo troviamo poi una rocca costruita nel XVI secolo, la Rocca di Montestaffoli, di cui oggi restano però solo le mura perimetrali. Al suo interno è stato creato un parco con area giochi per bambini in cui rilassarsi o optare per un pic-nic all'aria aperta. Salendo sui bastioni della rocca, si ha un'altra veduta panoramica di San Gimignano.
Fonti Medievali
Da Piazza della Cisterna si percorre via del Castello proseguendo su via Santo Stefano. Si supera e si passate sotto la Porta alle Fonti e si scende trovando sulla destra le antiche fonti sorrette da dieci arcate in pietra. Le centrali , le più antiche, risalgono al 1100, quelle a destra sono invece in stile romanico e datate 1200, mentre quelle a sinistra in stile gotico sono del 1300.
I musei di San Gimignano
Museo Civico
Piccolo museo d'arte medievale e rinascimentale con opere d'arte quali la Maestà di Lippo Memmi, il Crocifisso di Coppo di Marcovaldo, i tondi con l’Annunciazione di Filippino Lippi, oltre ad una delle ultime opere del Pintoricchio.
Palazzo Comunale e Pinacoteca
Lo stesso Palazzo Comunale ospita due importanti stanze affrescate - la prima è la Sala di Dante (chiamata così in onor del famoso poeta, che fu alloggiato proprio in questa stanza quando venne in visita a San Gimignano come ambasciatore di Firenze per negoziare un trattato di pace), dove potrete vedere la stupenda Madonna con Bambino di Lippo Memmi ed altri affreschi ispirati a scene di cavalleria di Azzo di Masetto.
San Gimignano 1300
Un museo dedicato all'epoca in cui San Gimignano era all'apice del suo splendore. Grazie a un plastico in ceramica, realizzato dagli artisti contemporanei Michelangelo e Raffaello Rubino, si può osservare com'era il paese nel 1300.
Complesso museale di Santa Fina
Complesso che include la Spezieria di Santa Fina , il Museo Archeologico, le Gallerie d’arte Moderna e Contemporanea. La Speziera raccoglie contenitori in ceramica e vetro dell'Antica Spezieria dello Spedale di Santa Fina e accoglie la riproduzione di un'antica farmacia. Il museo archeologico invece offre al visitatore una serie di reperti di origine etrusca, romana e medievale che raccontano la storia del borgo. Infine la Galleria d'Arte Moderna vanta nella sua collezione alcune opere del celebre pittore Guttuso.
Museo della Vernaccia
Il museo della Vernaccia è stato realizzato con la collaborazione del Consorzio della Denominazione San Gimignano e all’Associazione Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano. Si ripercorre la storia del vino attraverso un viaggio sensoriale e culturale. La chicca del museo è sicuramente la sala degustazione in cui è possibile degustare ben 16 etichette diverse della Vernaccia, vino tipico di San Gimignano.
Cosa fare a San Gimignano
La prima cosa da fare è ammirare il panorama di San Gimignano con le sue torri. Ma quale sarebbe il punto migliore per scattare una fotografia? Dirigendosi verso la Porta delle Fonti, si scende e si prende una stradina sterrata a sinistra prima della stessa. Si fa qualche passo e si scatta la fotografia dello skyline di San Gimignano.
Le mura sono un altro tassello per conoscere San Gimignano e la sua storia. Il percorso, che alterna vicoli e scalette, offre scorci e una terrazza panoramica per scattare il vostro miglior selfie. Una passeggiata lungo le sua mura è un must per ogni visitatore.
E infine, per rilassarsi dopo una giornata in giro per il paese, non c'è di meglio che un aperitivo in uno dei tanti locali per assagiare la famosa Vernaccia di San Gimignano, un eccellente vino bianco DOCG da degustare acompagnato da qualche prodotto tipico come i salumi del senese.
Cosa mangiare a San Gimignano
Una gita a San Gimignano deve necessariamente includere la scoperta dei sapori del territorio. In fondo siamo in Toscana. I prodotti tipici della zona sono molti, ma i più famosi sono indubbiamente lo Zafferano e la Vernaccia.
La coltivazione dello Zafferano risale ai tempi del tardo-medioevo e rappresentava un vero e proprio business all'epoca. Lo zafferano era infatti considerato "oro rosso", così importante tanto che molti signori di San Gimignano costruirono i loro palazzi e le loro fortune grazie alla produzione e al commercio di questo prodotto. Ma il valore di questa spezia, che ha ottenuto la D.O.P, resta inalterato anche oggi. Una ventina di produttori che salvaguardano, attraverso anche la creazione di un comitato, la qualità dello zafferano di San Gimignano.
La Vernaccia, composto almeno per l'85% da uve Vernaccia, è stato il primo vino in Italia ad ottenere nel 1966 il marchio DOCG. Vale dunque la pena fermarsi a degustare un bicchiere di vino, magari accompagnato dai salumi di Siena e provincia che fanno venire l'acquolina in bocca al solo pensiero. Anche in questo caso la produzione era già avviata nel medioevo, con un particolare momento di fama nel 1610 quando Francis Scott lo menziona nella prima guida d'Italia per i viaggiatori del Grand Tour.
Infine l'ultima tappa enograstronomica ci porta ai sapori più dolci. A San Gimignano, in Piazza della Cisterna, si può infatti assaggiare uno dei gelati più buoni del mondo. No, non stiamo scherzando. Si tratta delle Gelateria Dondoli, artigianale e conosciuta in tutto il mondo, che grazie al suo gelaterie Sergio delizia i palati dei turisti con gusti sopra le righe. Un esempio? La crema di Santa Fina con crema allo Zafferano e Pinoli, lo Champelmo con pompelmo rosa e spumante, il Dolceamaro con crema alle erbe aromatiche e infine il sorbetto di Vernaccia. Dal 2006 al 2009 questa gelateria ha vinto la Coppa del Mondo della Gelateria. Provare per credere!
Il Casale Le Torri dista solo 1 ora da San Gimignano e il percorso per raggiungere il piccolo borgo, che si snoda tra la campagna toscana, è molto interessanate come panorami. Da San Gimignano è possibile arrivare anche a Volterra, Firenze, Siena e Pisa. Il nostro casale si trova in una posizione molto comoda per poter visitare tutti i centri più importanti della regione Toscana. Scopri le nostre
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